09 Marzo 2018

Tutto al mondo è finzione. E il sesso è sopravvalutato. Elogio di Pornhub, Netflix e Ps4 ai tempi del liberalismo sfrenato

Sabato sera. Lunga contemplazione di un footjob su Pornhub. È incredibile come possa ridursi la vita di un uomo. Tutt’a un tratto ci si sveglia dal proprio torpore e basta dare uno sguardo alla propria esistenza ed è come ricevere un bel calcio nei coglioni. Sei solo, hai un lavoro di merda ma è pur sempre un lavoro, una vecchia Panda 900 Jolly e una vita sessuale azzerata. Puoi andare a puttane ti diranno, ma non è la stessa cosa. E poi non puoi permettertelo. Il tuo potere d’acquisto è relativamente scarso e, soprattutto, hai voglia di vivere, hai voglia di storie, hai voglia di conquiste. Eppure, lo aveva già capito Houellebecq nel suo Estensione del dominio della lotta come il liberalismo economico incontrollato e il liberalismo sessuale producano un totale depauperamento sociale, l’atomizzazione degli individui. Insomma, per farvela breve, taluni scopano decine o persino centinaia di femmine, altri lo faranno tre o quattro volte in tutta la vita, altri ancora non scoperanno affatto. È ciò che viene chiamato legge del mercato.

Qualcuno nella più struggente solitudine del suo monolocale ricorderà con profondo rammarico quell’unica relazione sentimentale della sua vita. È il caso di Giorgio ad esempio, mio vicino di pianerottolo, che potrebbe avvicinarsi a ciò che si definisce amico. L’ho soprannominato amichevolmente Il leccarospi, per la sua strana mania di leccare quotidianamente il suo rospo di casa. Dice che gli ricorda la fica bagnata di Esmeralda, l’unica ragazza che ha avuto la pietà di aprirgli le gambe ma solo per farsi praticare un cunnilingus. Vi domanderete in simili condizioni come si possa non spararsi? Non ne ha intenzione. “Non sono un codardo,” mi dice, “c’è ancora una remota possibilità che la vita mi nasconda qualcosa. Conto i minuti, poi le giornate che passano, tutto qua.

Ma io vi dico, amici miei, compagni relegati negli angoli più oscuri e solitari di questa società, che non tutto è perduto. Parlo a tutti voi, a tutti quelli che di notte cercano invano di non piangere, a tutti quelli a cui la donna non dice altro che Ti vedo solo come un amico, a coloro i quali la vita non ha riservato altro che amare delusioni. Non accarezzate il desiderio di farla finita. La rivoluzione è possibile. Ho qui la soluzione per voi: la finzione.

L’inizio della rivolta l’abbiamo compiuta io e il caro Giorgio, il leccarospi, quando ci siamo abbonati a Netflix, comprato la Ps4 e connessi su Pornhub. Ben presto ci siamo resi conto che la finzione è l’unica salvezza. Non date credito a chi vi dice che il sesso è l’unica cosa per cui vale la pena vivere. Stronzate! Il sesso è sopravvalutato. La banalità dell’atto sessuale come surrogato dei più bassi istinti al cospetto dei tanti inutili vaneggiamenti culturali di contorno: non si tratta che di un abile escamotage nella lotta per la sopravvivenza del più forte e del crudele ingegno che si perpetua da milioni di anni in natura. Di contro, l’onanismo, questo nobile mezzo di contraccezione alla vita, risulta assai sottovalutato. E non credete nemmeno a chi vi dice che il virtuale non è reale e che la vita è altrove. Tappatevi le orecchie quando distinguono la mente dal corpo, quando vi dicono che i videogames rovinano lo spirito. Netflix, Ps4, Pornhub, sono i nuovi salvatori dei relegati, degli sconfitti, dei falliti. Questi nobili mezzi di intrattenimento rappresentano l’unica possibilità di salvezza, l’unico atto di rivolta possibile contro tutto ciò che è reale.  Noi viviamo in una società dove il liberalismo sfrenato ha creato mostri cui l’unico conforto, il solo grande sogno, è rappresentato dalla finzione. È solo nell’illusione che noi siamo liberi. Eppure, lo aveva già capito Leopardi quando, a secco di fica, scriveva: “Pare un assurdo, eppure è esattamente vero, che, tutto il reale essendo un nulla, non v’è altro di reale né altro di sostanza al mondo che le illusioni”.

Tutto si sgretola, il reale è nulla, la libertà una chimera. E allora cosa rimane? La masturbazione, chiaro. Connettersi su Pornhub, mettersi comodi, a nudo, godere degli orgasmi altrui. Oppure illudersi beatamente di combattere nei Seals in Call of Duty su Ps4. Oppure, ancora, accendere Netflix e sognare di affidare la propria tutela legale a Saul Goodman in Better call Saul o sbronzarsi assieme al cavallo parlante BoJack nella geniale serie animata BoJack Horseman.

La rivoluzione è digitale. La vita fa schifo. Il reale non esiste. Perciò compagni arrendetevi ai pixel, cedete il passo alla finzione, assaggiate ciò che di buono ha da offrirvi questo nemico capitalista. Mettetevi comodi in poltrona, preparate la vostra categoria preferita su Pornhub, brandite il cazzo come fosse la spada di un giustiziere rosso lubrificato di Luan. Annichilitevi con le serie originali Netflix. Eseguite l’accesso a Playstation Network. E allora tutti insieme potremmo finalmente dire al mondo intero, a tutti quelli che scopano e a tutti i cosiddetti vincenti di questa fottuta società: “Affanculo la realtà! Noi abbiamo la finzione e voi siete il nulla!

Marco Nutricula

 

Gruppo MAGOG