Giorno uno, abbiamo perso. Memorie sbronze dal Salone
Politica: giù le mani dalla cultura! Una polemica
Salone del libro: il solaio degli egoriferiti. Non vi sopporta più nessuno
Nel Salone del Libro on line c’è tutto, tranne i libri, ormai inessenziali. Beh, io torno a leggere Landolfi, mi insegna che “l’impossibile è poi sempre possibile”
Andrea Temporelli: “Ecco il mio programma biennale per il Salone del Libro. Primo anno solo classici. Poi, esordienti con florilegio di modelle. Infine, tornerò nel segreto della mia cella a vomitare l’anima”
“Caro Davide, non ci daranno mai la direzione: tutti, in fondo, preferiscono la solita minestra, la solita mafietta”; “Caro Matteo, stai tranquillo, tanto sono tutti morti”. Per un Salone del Libro come Fight Club
Matteo Fais & Davide Brullo si candidano a guidare la prossima edizione del Salone del Libro di Torino. Ecco la loro modesta proposta. D’altronde, basta poco per fare meglio di questi mestatori dell’ovvio a cui non importa l’incanto ma l’incasso
Matteo Fais: “Ve lo racconto io chi sono quelli di Altaforte: dei democratici del c@@@@”; Davide Brullo: “Il problema sono le Edizioni Anfora, che condannano a morte gli autori, e chi si sveglia dal torpore dicendo che Pound è ‘sopravvalutato’”
“Non invitare Altaforte è un favore fatto a Salvini. Comunque, io sto con la Murgia, il PD dovrebbe arruolarla al posto del Commissario Zingaretti”: parla l’editore Guaraldi, che alla “cultura di destra” ha dedicato un libro pionieristico, 45 anni fa