17 Luglio 2018

Alcuni incontri letterari sono micidiali. “Fotografia di Malcolm Lowry”: una poesia ritrovata di Abelardo Castillo

Alcuni incontri letterari sono micidiali. Più micidiali di quelli reali. Il mondo, in fondo, chiede patti a tutti – la letteratura ha la spietatezza degli eletti. Quando Abelardo Castillo, tra i grandi scrittori argentini contemporanei, nasce, nel 1935, Malcolm Lowry sbarca in Messico, e lì ha l’idea del suo capolavoro allucinato, Sotto il vulcano. Quando Lowry si trasferisce sottoterra, nel 1957, Abelardo scrive il primo racconto, che sarà premiato, attraverso la rivista “Vea y Lea”, da Jorge Luis Borges, Adolfo Bioy Casares e altri illustri giurati. In assoluto, Castillo muore esattamente 60 anni dopo Malcolm Lowry. Peripezie labirintiche del caso. Grande maestro del racconto breve, tradotto in Italia (ma troppo poco, ricordo I mondi reali per Del Vecchio Editore, 2015), Castillo, leggo su Buenos Aires Poetry, “ha scritto anche alcune poesie, pur senza raccoglierle in un libro poetico per la pubblicazione. Una di queste poesie, Fotografia di Malcolm Lowry è stata pubblicata sulla rivista El Ornitorrinco nel 1981”. La poesia di Castillo ricama intorno alla fotografia più nota di Lowry – campeggiava su una delle tante edizioni Feltrinelli di Sotto il vulcano. Il romanziere ‘alcolico’ fissa il mare con viso marmoreo e dormiente, demonico, le mani in grembo, la maglia dalle maniche troppo larghe, i pantaloni luridi. Di spalle, l’epifania di un vulcano. “Direi che il poeta è tale per la sua maniera di situarsi prima del mondo”, ha detto Castillo. La poesia, nella sua fatata durezza, mi pare bella, da cantare, eccola. (d.b.)

*

Fotografia di Malcolm Lowry

Tremende maniche, tremendi pantaloni e quel mare e quella barba,
………Malcolm Lowry e il Popocatepetl dietro, o quello che è,
qualcosa come un vulcano
come fosse un Imbuto
come un presagio.

È strano, il signor Lowry,
lo guardo ed è freddo,
mi dico, quest’uomo lo conosco con quella massa grigia come la
……….morte, ha le mani tra le gambe, ha una fronte
……….da scimmia e grandi maniche e pantaloni di lino,
……….pantaloni come quelli di un marinaio,
e dietro la bestia grigia, come dalla Bibbia
e dietro
c’è quella specie di montagna che forse era verde sull’altro versante,
come si fa a saperlo.

Ed è incredibile
che si sia fatto fotografare come
uno di quelli che posano su un fondale grigio, guardando lontano.

Sarebbe interessante
farsi una domanda, consultare
un astrologo
capire,
e vedere cosa significa Malcolm Lowry che guarda verso il mare
………….con le mani tra le gambe
………….come un ragazzo che dorme, con le sue tremende maniche e
………….i suoi tremendi pantaloni, Malcolm Lowry con i suoi tremendi
………….pantaloni e la sua barba,
tranquillamente davanti al mare,
attaccato alla mia parete,
di profilo al demonio.

Abelardo Castillo

Gruppo MAGOG