
“Nel terreno della supplica”. Leggere Eliot per scampare al pantano del nostro tempo
Politica culturale
Daniele Gigli
Ho sentito che il Ministro Fontana ce l’ha con i gay, le famiglie arcobaleno, quelle pansessuali e via dicendo. Beh, mi può sbattere ampiamente la faccia in culo! Io al mare ci sono andato con mio padre, per non mollarlo in un ospizio a farsi segare dalle infermiere, e, visto che c’ero, strada facendo ho anche allargato la famiglia. Avevo già una “compagna”, così si chiama oggi – tanto più che è pure di sinistra, quindi la denominazione le calza a pennello. Ma siccome non voglio essere da meno di un islamico qualsiasi, dato che a mia volta sto vicino all’Africa, ho pure tre amanti, anche queste di sinistra – e ti pareva! Praticamente, una mia chiavata sembra un dannato comizio di Lotta Continua e Potere Operaio.
Alla mia compagna – così compagna da aver votato PD alle ultime elezioni – ho detto: “Ascolta, mia dolce compagna, vista la prossima e oramai certa presa del potere da parte degli adoratori di Maometto, io suggerirei di dare fin da subito una svolta alla nostra vita sessuale. Vorrei farti conoscere le mie amanti e…”. “Perché, hai delle amanti?”. “Ah, non te n’eri accorta? È proprio vero quello che dicono: il marito cornuto è sempre l’ultimo a saperlo”. “Sì, ma io non sono tuo marito, coglione! Non siamo neppure sposati”. “Non stiamo lì a sottilizzare neanche stessimo analizzando La critica della ragion pura di Kant. Dovresti conoscerle, dico sul serio. Bisogna svecchiarsi, aprirsi al progressismo che hai sempre professato. ‘L’utero è mio e lo gestisco io’, no? Tu mi firmi una delega, visto che tanto non hai tempo per via del lavoro, e ci penso io a utilizzarlo nel miglior modo”. “Tu sei un inutile figlio di puttana!”. “Ascolta, ascoltami seriamente, tesoro. Tanto io le incontrerei comunque, perché ho capito che essere reazionari non porta a nulla ed è pure fuori moda. Peraltro, non vorrai che arrivi uno di questi neri con sei mogli e mi prenda per un barbaro perché ne ho solo una”. “Cosa c’entrano i migranti”. “Come cosa c’entrano? L’ha detto anche la ex Presidenta che il loro diventerà il nostro sistema di vita. Dunque, perché indugiare ancora. La Boldrini ha ragione. Non per niente, anche Famiglia Cristiana l’aveva incoronata donna dell’anno a suo tempo. Dai, non fare la fascio-leghista”. “Parla quello…”. “Ma dici a me? Io ho votato per l’Ayatollah Khomeini: il progressismo al potere”. “Sei proprio un cretino!”. “Se non accetti, diventerò un islamico integralista e mi sacrificherò per la causa, così Allah mi darà non so quante vergini. Sono proprio curioso di vedere dove andrà a rimediarle, tra parentesi”.
Per farvela breve, non so come ma, a furia di supercazzole, ha accettato. Mio padre, sempre in agguato, essendo vedovo, mi ha chiesto: “Oh, ma per me niente?”. “Tu zitto”, gli ho risposto io, “o ti mando Tito Boeri, con una parrucca, ad accarezzarti il portafogli, la notte”. “No, la pensione no!”. “Allora fai il bravo e pensa piuttosto ad accogliere una migrante economica”. “Perché proprio economica?”. “Che sia in fuga dalla guerra non basta perché ti voglia, deve proprio aver bisogno di soldi”.
Matteo Fais