“In Gauguin il sangue e il sesso prevalgono sull’ambizione”. Hanno venduto una lettera di Van Gogh & Gauguin a 210mila euro. Ma quella lettera (un feticcio che potete avere gratis) è una zattera, un monito
“Di fronte alla lucidità di Van Gogh che lavora, la psichiatria non è più che un consesso di gorilla”: ecco perché dobbiamo entrare in Vincent per ritrovare noi stessi
“Nella rude solitudine dell’arte”: reportage dalla casa-studio di Giancarlo Sangregorio, lo scultore che mutò il Ticino nell’Altaj. In appendice, le sue poesie (e un incontro con Cristina Campo)
“I movimenti studenteschi? Come la Gioventù hitleriana”: geniale, irritante Saul Bellow. Esce la biografia ‘monstre’
Victor Segalen, il poeta che visitò Gauguin, scrisse il libro più anomalo a Pechino e morì in una foresta bretone con l’Amleto sotto il braccio: leggetelo!
Aiuto! Dobbiamo rifondare i programmi scolastici: basta Ariosto, meglio Emily Dickinson, Antonin Artaud e Houellebecq
Non siamo animali sociali, ma creature isolate, isolani del cuore. Apologia dell’isolamento
Guardo in faccia l’uomo-iena, lo immagino per le vie di Milano, e mi accorgo che fa pietà la debolezza occidentale grassa di grattacieli e di vuoto in zuppa di pixel
“Caro Cortázar, un intellettuale non aspetta che sia un governo a dargli il permesso di parlare, sceglie la scomodità”
Quando Folco Quilici ci mostrò l’Eden in un palmo di mano. Donne di bronzea bellezza, senza peccato, e un piccolo Omero che suona una lira fabbricata con la mascella di uno squalo
Marcovinicio: “In questo mondo che ha perso l’incanto, io esploro gli aldilà”