Parliamo perché è bello (anche se non abbiamo nulla da dirci). Piccolo discorso sull’incomunicabilità: da Pirandello a Kafka, da Shakespeare a Wislawa Symborska
Ma chi lo capisce? Roland Barthes su 007 è l’antidoto al cicaleccio sgrammaticato dei social. Dialogo con Paolo Fabbri
Non c’è assolutamente misericordia in chi scrive, né per gli altri né per sé. Viaggio dentro “Barthes di Roland Barthes”, un cancro luminoso
“Ho inseguito le Ninfe. D’altronde, amiamo proprio ciò che è inafferrabile”: dialogo con Fabrizio Coscia
Ciao “Deca”! Ci lascia Giancarlo De Carolis, l’ultimo degli jedi. Plurinovantenne, conobbe Morandi, fece una gita con Pasolini in divisa fascista, suo padre dipingeva gli aerei di D’Annunzio
In superficie. Enuncia l’interiorità senza concederla: il genio di Grace Paley, brillante e malinconico, si vede dalla copertina…
“Il poeta è un uomo pieno di dubbi, che si nutre dell’arte del sospetto, è un tipo scomodo”: dialogo con Rodrigo Arriagada-Zubieta, tra i grandi poeti cileni di oggi
Luca Doninelli: Discorso sulla fine del Testo e dell’autorità (ma lo scrittore resta un vulcano)
L’Interdetto e l’Escluso: un dialogo sullo strip-tease tra Roland Barthes e Jean Baudrillard
Su Henry James, lo scrittore che è entrato nel labirinto dell’uomo occidentale dalla “penombra di un salotto nel crepuscolo”. Un saggio di Fabrizio Coscia
“Devo scrivere come fossi un bambino”: tornano i romanzi di Franco Cordelli, lo scrittore che ama le virgole e ha per santini Gombrowicz e Moravia
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