Iosif Brodskij scrive all’agnostico Milan Kundera: “L’arte nessuno la possiede e tu non hai capito nulla di Dostoevskij”
L’era del rimbambimento globale comincia negli anni Ottanta: torna il libro introvabile – e profetico, e cinico – di Martin Amis, sul mondo dei videogiochi. Tesi pericolosa: ogni realtà è migliore di questa
Facebook censura “Pangea” perché ci piace fare l’amore, non siamo antisemiti e ci fanno schifo i Gulag. Lettera di scuse ai lettori: stamperemo il giornale in casa, ne faremo un aeroplano di carta e ve lo spediamo dalla finestra…
Totò in Finlandia (ho conosciuto il traduttore). A Oulu non credono a Babbo Natale, che sta a qualche chilometro di distanza, e il buio sembra una porta: bussi e qualcuno ti apre sempre
Paolo Volponi? Ma chi legge ancora Paolo Volponi? Eppure… quanto vorrei un Volponi in Parlamento!
“Un fitto bosco serpeggiante di specchi”: dialogo su Vladimir Nabokov e “Lolita”, il romanzo più incompreso della storia, con Irina Marchesini
Dal “non incontro” a Parigi alla passeggiata sotto la neve dove “mi è passato tutto”: il rapporto tra Marina Cvetaeva e Boris Pasternak
10 anni fa è morto Aleksandr Solzenicyn. Anche i tiggì lo citano come il prezzemolo, ma che senso ha, oggi, leggere “Arcipelago Gulag”? (Comunque, leggete anche Varlam Salamov e Iosif Brodskij, fa bene)
“Hanno reciso le radici dell’Europa, siamo passati dal Cosmo al Caos”: dialogo con Renato Cristin
“Il ’68 fu un grande show. Ci ha marchiato per sempre”. Giampiero Mughini sui giorni che hanno cambiato la Storia
Tutti usano Benjamin come un magazzino di citazioni, in pochi lo hanno letto. Ma è lui – insieme a Marx – il pensatore decisivo per la sinistra, oggi
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