Discorso su Giuseppe, ovvero: sull’arte di interpretare i sogni (con tanti applausi a Thomas Mann)
Morire è diventato imbarazzante. Ecco perché la morte è un tabù e i medici sono i nuovi dèi (ma l’obbligo della felicità ci rende infelici)
“Sogno le tue lettere, questi esercizi della latitanza, e pretendo da Dio che il futuro sia un cortile”
“Non fossi in grado di poggiare la mia testa sulle ginocchia delle Fate…”: anche in UK scrivono lettere d’amore. Meglio quelle di Keats o quelle, rimbambite di sogni, di Stevenson?
“Senza gestire l’ignoto”: Veronica Tomassini e Davide Brullo si gettano in un epistolario spietato, un feuilleton dell’amore e della perdizione
L’intellettuale più capace dei nostri tempi si chiama Stoya, fa la pornostar ed è editorialista sul “New York Times”. Saprà liberarvi dalle vostre paranoie
“È inaccettabile che in Italia si possa prendere la maturità senza conoscere Bach, Mozart, Beethoven”: Francesco Consiglio dialoga con Maurizio Baglini, virtuoso del pianoforte e direttore artistico dell’Amiata Piano Festival
Quella volta che feci a botte per colpa di un poeta “di rango”. Siate inflessibili con chi non è all’altezza dei suoi squilibri
“Quando si corre si è davvero tutti uguali: attendi la sofferenza che precede la gioia del traguardo”: ecco che cos’è la Maratona di New York, la sfida più dura, la più bella
Analisi filosofica (e spietata) del fenomeno Asia Argento. Care donne, il problema non è l’uomo ma l’umanità, e comunque, meglio Marilyn e Vivian Maier, autentiche sovversive…
“Scrivere è un mestiere, o una forma di iniziazione, come solo può esserlo una malattia?”: contro i perbenisti della poesia
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