Incenerire il mondo con la disciplina. Elogio della cenere e della quaresima, la quarantena dal mondo, l’addestramento dell’anima (con le parole di Thomas S. Eliot e di Robert Walser)
“Ma l’uomo crocifisso sul Golgota non si chiamava Gesù Cristo bensì Artaud…”: pensieri su Antonin, un ago che ti buca le pupille per farti vedere meglio
“Di questa realtà non ci capisce niente nessuno, leggo solo romanzi di gente morta e le donne sono insopportabili fi**e di legno”: Dejanira Bada parla del suo ultimo libro a Matteo Fais
“Pensavano che diventassi astronauta, la mia specialità sono i pancakes al mirtillo e ascolto anche il rap”: Francesco Consiglio dialoga con Ginevra Costantini Negri, enfant prodige del pianoforte (a dieci anni si è esibita al cospetto di Lang Lang)
Basta retorica: Antonio Megalizzi non è morto per l’Europa, era nel posto sbagliato nel momento peggiore. Contro gli sciacalli di ogni parte e partito, qualche dubbio sui fatti di Strasburgo
4 dicembre: discorso sulla morte del padre, sulla paternità castrata e sul perdono con cui velare il corpo del suicida (che attende il giudizio degli uomini)
“Sono contro il pensiero unico globalista, un vero e proprio impazzimento generale”: Adriano Scianca parla con Matteo Fais de “La nazione fatidica”
Nel nome del padre: così Wilde, Yeats e Joyce hanno seppellito i propri disastrosi genitori
Nei paesi civili il poeta è un bene nazionale, da noi funziona solo è pazzo o se è defunto. In UK la celebrazione della Prima guerra mondiale affidata a un sonetto di Carol Ann Duffy
“Scrivere è un mestiere, o una forma di iniziazione, come solo può esserlo una malattia?”: contro i perbenisti della poesia
“Bosie era una vera vipera, ma è stato un grande poeta… più grande di Wilde”: Silvio Raffo ha tradotto per la prima volta in Italia l’opera di Lord Alfred Douglas, l’amante del sommo Oscar
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