Elogio spinto di Larry Flynt, l’insopportabile paraplegico che ha pornografato tutto, che si batte per la libertà (soprattutto se indecente) e che si vanta di essersi fatto un pollo
Aiuto! I morti stanno morendo per sempre – e con loro anche noi. Ecco perché durante le feste, felice come una Pasqua, vago per i cimiteri: perché la letteratura nasce come risposta alla morte…
È morto Girolamo Melis, il mio maestro, il grande creativo che ha vissuto poeticamente: contro i burocrati del perbenismo, esplodeva il suo assenso alla vita urlando Céline e Heidegger. Ha inventato giornali, ideato case editrici, pubblicato libri introvabili
Ciò che salva atterrisce e dobbiamo amare in modo ingiustificato, ingiusto, ingiudicabile, “sovrabbondante”: chi ha il coraggio di farlo?
“Nessuna controinformazione, io so cose che voi italiani…”: Matteo Fais dialoga con Franco Marino, osservatore politico ai tempi di Facebook, su vaccini, fake news, Trump, femminismo, Saviano, Salvini, Leopardi…
Per salvare la letteratura italiana bisogna fare come Mina, andare in quarantena. Pubblichiamo solo i “classici”: gli scrittori di oggi sono incapaci di toccare le vette di Nabokov e di Thomas Mann e noi non abbiamo tempo da perdere con la mediocrità
“L’Espresso” strombazza trionfalmente l’introduzione dell’educazione sentimentale a scuola, in Piemonte. La risposta di Matteo Fais è categorica: contro chi vorrebbe insegnarci ad amare, ci vuole tolleranza zero