Nabokov giocava a tennis, Carmelo Bene cercava “l’Emozione nell’Atto” e Martin Amis la granitica bellezza della Sabatini, “abbronzata allucinazione di fluidità e giovinezza”. Su tennis e letteratura
“Scrivere non è predicare una verità. È scoprirla”. Festeggiamo Milan Kundera con una intervista in cui parla di politica (“uno show tragico”), scrittura, Europa, ruolo del romanzo etc.
Le più brutte scene di sesso della letteratura contemporanea… In UK spopola il “Bad Sex Award” (lo ha vinto anche De Luca), da noi c’è il “glande” di Missiroli (ha fatto scuola) e “la pelle ancora incrostata di sale” della Gamberale
Lui ha scritto il più bel libro del 2019: si chiama Galsan Sagil, alleva cavalli in Mongolia, ma in questo Paese di editori rionali nessuno ve ne ha ancora parlato…
L’era del rimbambimento globale comincia negli anni Ottanta: torna il libro introvabile – e profetico, e cinico – di Martin Amis, sul mondo dei videogiochi. Tesi pericolosa: ogni realtà è migliore di questa
L’ultimo libro di Murakami? Il disordinato omaggio al “Grande Gatsby” di uno scrittore ossessionato dalle tette
Per salvare la letteratura italiana bisogna fare come Mina, andare in quarantena. Pubblichiamo solo i “classici”: gli scrittori di oggi sono incapaci di toccare le vette di Nabokov e di Thomas Mann e noi non abbiamo tempo da perdere con la mediocrità
“Non so nemmeno questo, ma so che scrivo per evitare di perdere tutto”: dialogo con Paolo Di Paolo
A 80 anni dalla morte, ci vergogniamo di D’Annunzio. Per leggerlo come si deve bisogna andare in Francia o sfogliare una rivista a Londra
Nell’era di chi si accontenta, i lettori vogliono solo ovvietà. Sono saltati tutti i criteri di grandezza: tra poco, Sofia Viscardi sarà più importante di Kafka. Verso l’apocalisse danzando con Martin Amis
“Un fiore è molto più difficile da capire dell’Amleto”: Gianluca Barbera dialoga con Enrico Macioci, lo Stephen King italiano
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