“Hai tu fatto – ringhiava – la tua scelta ideologica?”
Mario Luzi, il poeta irraggiungibile. (E sull’incontro con Anna Achmatova e Cristina Campo)
A Siena con il Barbera. Ovvero: ecco perché gli intellettuali non contano nulla e gli scrittori in tivù fanno la figura dei fessi. Gita con l’Orson Welles della letteratura italiana (con consigli per scrivere un capolavoro)
23 aprile: il giorno in cui nasce (e muore) William Shakespeare. Gita al cospetto del (brutto) monumento funebre del Bardo nella chiesa di Stratford-upon-Avon
Cronaca apocalittica dalla fine della letteratura: Francesco Sole ha più successo di Giancarlo Pontiggia e a scuola si studiano i testi di De Andrè e di Vasco mica quelli di Mario Luzi. Dobbiamo salvare la grande poesia
“Ho osato dire che Camilleri è un furbo e mi hanno dato dello str***o; d’altronde Oscar Farinetti allinea perle letterarie che neanche Fabrizio Corona”: Francesco Consiglio muove guerra agli Intoccabili della cultura italiana
“La bellezza può essere raccapricciante?”: muore Gianni Fucci, l’ultimo dei grandi poeti neodialettali, il confidente di Tonino Guerra e di Raffaello Baldini. Ho avuto il pregio di essere un suo “carissimo amico”
Urca, De André è diventato santo! Potete lordare tutti, anche il Papa, ma non toccate ‘Faber’! Lista di improperi con cui cercano di martirizzarmi. Eppure, cari miei detrattori, il giornalismo esiste per sfigurare i miti
Intellettuali svegliatevi! A Roberto Saviano basta prendersela con Salvini, mentre Baricco sculaccia le “élites”. In realtà, ciascuno pensa a se stesso, è il cabarettista delle proprie opinioni
“Sono toscano come l’Ezra Pound dei ‘Pisani’ e come Osip Mandel’štam che amava Dante”: sulla poesia di Paolo Fabrizio Iacuzzi
“Amare è un esercizio di lungimiranza”: Sara Bartolucci vuole fare l’archeologa, la sua bellezza preraffaellita e onirica sarebbe piaciuta a Mario Luzi
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