“È stato un grande sogno vivere e vero sempre, doloroso e di gioia”: in memoria di Mario Benedetti
“Le stroncature servono al lettore. E divertono. La rissa piace”. Giorgio Manganelli sul “genere” più dileggiato del giornalismo
Andrea Temporelli: “Ecco il mio programma biennale per il Salone del Libro. Primo anno solo classici. Poi, esordienti con florilegio di modelle. Infine, tornerò nel segreto della mia cella a vomitare l’anima”
“Caro Davide, non ci daranno mai la direzione: tutti, in fondo, preferiscono la solita minestra, la solita mafietta”; “Caro Matteo, stai tranquillo, tanto sono tutti morti”. Per un Salone del Libro come Fight Club
“La cultura è assoggettata al mercato, ma io sogno una poesia a misura d’uomo”: dialogo con Giuliano Ladolfi
I poeti “laureati” di oggi? Sono tutti uguali: giocate a trovare le differenze! Una staffilata salutare di Marco Merlin
“Non sarei mai riuscito a immaginare Simone invecchiato, mi è sempre parso eterno”: Matteo Fais raccoglie i ricordi del nipote di Simone Cattaneo, l’ultimo poeta maledetto
“Il mio è un Caino fasciato dalla nostalgia”: Alessandro Rivali pubblica una porzione del poema a cui lavora da anni, tra Pound e la “via della spoliazione”
Faccio totò sulle pingui chiappe degli scrittori italiani. Ovvero, ecco perché questo è un paese di leccaculo e non di duellanti
De Cataldo ha ragione: diamo il Premio Strega ai morti. Tanto chi lo vince diventa un morto vivente
Specchio, specchio delle mie brame… ecco perché la collana di poesia più celebre d’Italia dovrebbe dirigerla Tavecchio
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