“Ma più di tutto mi piacciono le elevate strade lungo cui cammino per ore: ogni volta che giro lo sguardo ho la certezza di vedere qualche cosa di meraviglioso e inaspettato”. Friedrich Nietzsche in montagna. Una lettera alla madre
Mettetevelo in testa: ci sono donne che non vogliono essere madri e si pentono di avere avuto figli. (Ma se lo dici ti dicono che hai delle turbe). Discorso sull’ultimo dei tabù
“I morti non ci lasciano, si spostano e basta, si trasferiscono in altre terre, ci chiamano nei sogni nominandoci, resta solo il nome a volte”: su “La luce prima” di Emanuele Tonon
“La morte esiste, fa male e impaurisce, ma non avrà mai l’ultima parola”: dialogo con Alessandro Zaccuri
L’uomo che andò sulla Luna dopo aver messo incinta Oriana Fallaci. Una storia di avventure cosmiche, di astronauti in estro e di una giornalista stellare
“Quando amo, amo interamente, come un internato”: un progetto letterario di Tomassini & Brullo, “Senza gestire l’ignoto” (seconda puntata)
“E io sono un pazzo Che Ama Dio”: Ipotesi per un Dizionario Kerouachiano. Parte seconda: dalla M di Madre alla Z di Zen
“Quand’ero piccolo, da grande volevo diventare un libro. Non uno scrittore, un libro”: Amos Oz è morto, leggiamo Amos Oz
I buoni propositi per il 2019 ce li detta Dostoevskij: ponetevi le domande irragionevoli, le domande senza senso, con la stessa imperiale impetuosità dei Karamazov
“Mi spiace per te, ma sei il nuovo Moravia”: scazzottata verbale tra Davide Brullo e Matteo Fais
In carcere un bambino non impara a dire “mamma” ma “agente, apri”. Innocenti che scontano le pene dei genitori
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