Valentino usa i poeti per fare moda. Sono tutti belli, ex modelli, impegnati nel sociale, molto social. Insomma, una pernacchia in faccia alla poesia (e c’è anche Allah in passarella)
Non esiste più il Festival di una volta, ora è una puntata di “Uomini e donne” che dura cinque lunghi giorni. Altro che la trap: rimpiangiamo i Matia Bazar, Massimo Ranieri, il Renato Zero di “Ave Maria”…
La versione di Maf, il cane di Marilyn Monroe. “Sono letterato, trotskista, proustiano il giusto; ho visto Frank Sinatra imbizzarrito e Kennedy all’apice del potere. La mia padrona era dolce, disponibile, impasticcata…”
Basta retorica: Antonio Megalizzi non è morto per l’Europa, era nel posto sbagliato nel momento peggiore. Contro gli sciacalli di ogni parte e partito, qualche dubbio sui fatti di Strasburgo
Quel finlandese un po’ pazzo dagli occhi fulminanti: ci lascia Arto Paasilinna. Il ricordo di Fabrizio Carbone, che ha introdotto i suoi primi libri, ora di culto. Quando Achille Bonito Oliva si indispettì con “sto Pasillina del cavolo…”
Tanti auguri Marco! Pesaresi compie gli anni: le sue fotografie sono sciabolate
San Giacomo non è un hippy vagabondo, ma uno spietato “ammazza Mori”. Guido Mina di Sospiro ci spiega Santiago di Compostela, senza ipocrisie turistiche
“Una volta Frank Zappa mi disse che ai dirigenti delle case discografiche importa un ca**o di musica. Per l’editoria vale lo stesso: fu la storia di Guido Morselli a convincermi che era meglio scrivere in inglese”
Cosa farai l’ultimo giorno del mondo? Basta lavare i piatti per vincere l’orrore. Esegesi di un racconto estremo di Richard Matheson
Nell’era di chi si accontenta, i lettori vogliono solo ovvietà. Sono saltati tutti i criteri di grandezza: tra poco, Sofia Viscardi sarà più importante di Kafka. Verso l’apocalisse danzando con Martin Amis
Lo chiamavano “combat rock” e loro erano quattro ragazzacci gallesi con i capelli stracolmi di lacca ed energia in esubero: l’epopea (e l’epoca) degli Alarm
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