“Viviamo nell’epoca del prenotato – e attendiamo l’apocalisse”
“Non più malati ma contagiati, un destino venereo…”. L’Europa ospedalizzata. Una lettera
“Ti scrivo per dirti che la poesia è viva e sorgiva”. Una lettera a Boris Pasternak
“L’essenziale è incrollabile”. Una lettera di Paul Celan a René Char
“Quale timida verità mi riserverai per l’orecchio vigile, attento. Ti attendo ancora, forse da sempre. Fin da quando mi dicesti addio”. Una lettera in ritardo a Cristina Campo
“Compagno Berija, mi rivolgo a Lei per sapere di mio marito e di mia figlia…”. Una lettera di Marina Cvetaeva
“Bisogna non smettere l’amore”. Su una lettera di Marina Cvetaeva
“Io La vedo più distintamente…”. Kafka ci insegna che scriversi è l’avamposto dell’imprevisto
“L’uomo è oggi solo più attivo, non più felice, non più saggio di quanto fosse seimila anni fa”. Una lettera di Edgar Allan Poe
“Per chi suona la campana è uno dei romanzi più mediocri mai scritti, ma non se n’è accorto nessuno perché è di Hemingway”. Una lettera di Charles Bukowski
“Ma più di tutto mi piacciono le elevate strade lungo cui cammino per ore: ogni volta che giro lo sguardo ho la certezza di vedere qualche cosa di meraviglioso e inaspettato”. Friedrich Nietzsche in montagna. Una lettera alla madre
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