“Le pietre danzano nel petto di donne estatiche”. Tra i versi-frantumi di Joël Bastard
“La Bellezza è il mio calvario”. Nella notte oscura di Lydie Dattas
“Imparare ad accettare la fine delle cose”. Dialogo con gli Spiritual Front
“Forse, dopo tutto, sono un impostore che non ha mai scritto libri. Forse sono un falso Jean Genet”
“Perché mi hai lasciato, Iosif?”. Eduard Limonov ulula il suo amore per Brodskij e per Jean Genet. E scrive una poesia cinica contro l’Europa “che dorme” (a proposito, traduciamo il Limonov poeta?)
“Gli artisti dovrebbero impadronirsi del pianeta, sono i soli in grado di fare qualcosa”: il dialogo folle tra William Burroughs e David Bowie
“Era un artista intransigente, tutto il contrario dello scrittore impegnato come Sartre”: dialogo con Rita, la moglie di Witold Gombrowicz
“Troverò la pietra che rende l’uomo illuso d’eternità”: Danni Antonello sapeva che la scrittura è un fuoco nel gorgo dell’ingrato. Un ricordo
“Dobbiamo tornare alla grotta, alla pergamena (e Stalin è un ditale)”: riscopriamo Jean Cau, ribelle alla stupidità odierna. Ovviamente impubblicabile
“Ho sempre associato la scrittura al sesso”: Edmund White proustiano e selvaggio. Il nuovo libro, in anteprima in Italia
I banditi a teatro, ovvero: 7 testi teatrali per salvarci dall’Apocalisse dei comici e dalla finale di “Amici”. Da Genet al brigatista