Non è difficile accettare la diversità ma la normalità. Su “Io sono io”, libro grave e sincero. Non è solo una questione di genere
“Uno scrittore scrive sempre. Soprattutto quando non sta scrivendo”: un racconto di Shirley Jackson, la più amata da Stephen King
“Sono ossessionato dalle donne disinibite e autoritarie. E comunque, chi parla di libri è il sacerdote di una religione morente”: dialogo con Fabio Orrico
In superficie. A 60 anni dalla morte di Raymond Chandler, ecco perché “Il grande sonno” continua, magistralmente, a non farci dormire sonni tranquilli
“Lei è il poeta che condivide il mio stesso mondo, il mio stesso pensiero”: le lettere inedite di Boris Pasternak
“Non voglio essere famosa, voglio avventurarmi, voglio essere libera”: sui diari di Virginia Woolf (un evento)
“Nel penetrare quella scrittura tenebrosa…”: catabasi nell’enigma Malraux (ovvero, dialogo con Stefania Ricciardi)
Werner Herzog cerca dinosauri in Patagonia (e fa un film su Bruce Chatwin)
“Ogni bottiglia ha una sua anima e il vino, come le donne, è buono all’età giusta”: Gianni Brera, l’Omero del calcio, vi spiega come si beve (segue ubriacatura linguistica)
I lettori “forti” from Usa sono imbecilli: preferiscono “Harry Potter” a “Moby Dick” e “Il Codice Da Vinci” a “Don Chisciotte”. Attenzione gente, vogliono imporci una letteratura edificante, che nuota nel corretto e nel compromesso, per squalificare la nostra furia
“Il femminicidio è una delle migliori armi di distrazione di massa”: Davide Scapaticci, in dialogo con Matteo Fais, spiega le ragioni di uno dei più diffusi inganni mediatici
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