“Oggi più che mai c’è bisogno della fiaba della buonanotte. Non ci diamo più la buonanotte”. Dialogo con Francesca Serragnoli
Il nostro nome è un ricamo sul niente, noi siamo altrove. Non sono gli altri che ci rendono poeti, ma la poesia. Per una collana imperdonabile di poesie senza poeti
Il problema non sono i dieci milioni di poeti della domenica, ma quella decina di arrivisti e di arrapati, di famelici della fama, di portaborse, che pensano di essere poeti e fanno carriera
Francesca Serragnoli, la poetessa che con le briciole costruisce le stelle
Siamo pagliacci e troviamo la grazia nel più cupo dei naufragi: per i primi 20 anni di “Graphie” (ovvero, sulla inattuale necessità delle riviste)
Matteo Salvini ha trovato il suo poeta. E il suo poeta annega in una tazzina di caffè. Ovvero: riflessione sui rapporti tra arte e potere
I premi non devono premiare l’ovvio, altrimenti sono degli happy hour. E gli scrittori devono scrivere per lupi e rospi. Modeste proposte per un risanamento editoriale
Nick Cave e Florence and The Machine: le due canzoni più belle degli ultimi 10 anni. Meglio loro dei poeti di oggi, autoreferenziali e solitamente pacchiani
Gian Ruggero Manzoni dixit. I social? “Un cazzeggio mantrico votato a venerare il dio del niente”. Il poeta? “Che si ammanti di martirio”
Daniele Mencarelli, poeta, scrive il romanzo più eversivo degli ultimi tempi. Una storia di disperazione. E di rinascita. Intervista a occhi spianati
“Bisogna rimanere, almeno per qualche secondo, con niente, appesi”: dialogo con Francesca Serragnoli, una Emily Dickinson sul comodino