“Il ricordo ci dà le vertigini”. W.G. Sebald a vent’anni dalla morte
“Lasciare una religione, una comunità e una famiglia comporta il pagamento di un prezzo molto alto. Ho dovuto imparare a trovare la pace anche di fronte all’odio”. Storia di una ex ortodossa
“Sono un traditore, un apostata, un nemico di se stesso, uno che si fa beffe di ciò che è sacro”. Sia lode a Chaim Potok e al suo grande romanzo, “Il mio nome è Asher Lev”
Il più grande dei Roth. Henry, lo scrittore che ha divorato l’angelo del tempo
“Teoricamente, sono un fantasma. Lo yiddish è una Siberia letteraria: ma è meglio scrivere in una lingua morta che adattarsi alle leggi del mercato editoriale”. Un articolo memorabile di Isaac B. Singer
“Il terrore era un fantasma che ti seguiva ovunque”. Imre Kertész e Ágnes Heller: la scrittura contro l’incanto del male
Storia del poeta, amico di Joyce e maestro di Canetti, che con 11 poesie cambiò la storia della letteratura
“Molti vivono al margine del loro destino”: le lettere (inedite) di Cristina Campo ad Alejandra Pizarnik
Lars ha scoperto che i nazisti sono cattivi… “La casa di Jack” è il film più brutto di Von Trier (che ha voluto leccare un po’ il c**o a Cannes)
“Il popolo ebraico non ha mai smesso di produrre miti”: sia lode, ora, a Martin Buber
In superficie. Enuncia l’interiorità senza concederla: il genio di Grace Paley, brillante e malinconico, si vede dalla copertina…
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