Quello che non perdoniamo al profugo è il suo essere più giustificato di noi ad aver paura: vogliamo poter aver paura a pieno titolo anche noi. Discussione intorno a un libro di Ilija Trojanow
Cosa ci fa un poeta morto nel cuore del Consiglio comunale? Da vivo il poeta è un folle e un dinosauro, quando è defunto diventa una cartolina turistica. Pensieri cinici
“Sogno le tue lettere, questi esercizi della latitanza, e pretendo da Dio che il futuro sia un cortile”
“Il suo nome dovrebbe diventare domestico, come quello di Garibaldi”: Robert Luis Stevenson racconta la storia di Yoshida Torojiro, eroe giapponese
“Delirai fino a mostrare della palpebra la norma”: l’epistolario del candore e del dolore di Veronica Tomassini e Davide Brullo
Dal disastro della miniera in Brasile sbuca un libro di Pessoa. Che cosa ci fa il grande portoghese che fuggiva se stesso in mezzo al fango?
Filosofi sanguinari. Marx e Cartesio giustificano i genocidi del secolo scorso. Il libro di Siobhan Nash-Marshall è diventato un caso (ma in Italia non lo capiscono)
“Senza gestire l’ignoto”: Veronica Tomassini e Davide Brullo si gettano in un epistolario spietato, un feuilleton dell’amore e della perdizione
“La bellezza aiuta poco, l’arte non perdona”: un insolito Francesco Consiglio con le farfalle allo stomaco intervista Vanessa Benelli Mosell, la diva del piano
Un libro come questo, oggi, nessuno avrebbe il coraggio di pubblicarlo. “Myra Breckinridge” è il romanzo più estremo di Gore Vidal, uno che sguazzava nel sesso sudicio
La Murgia, nel suo ultimo libro, a furia di giocare coi paradossi e sbertucciare i fascisti, finisce per mettere in luce tutte le colpe del sistema democratico
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