“Scrivo per non dissolvermi del tutto”. Eugène Dabit, l’angelo del massacro amato da Céline
In guerra per Céline: il Grande Reprobo è diventato un “santino”
“Vorrei fuggire dal mio ospedale…”. Bulgakov, Céline & Co. Professione: medico-scrittore
“Guerre”, in arrivo il primo inedito dei manoscritti ritrovati di Louis-Ferdinand Céline
“Quando Céline fu preso in esame dai pedanti glossatori universitari, si ricorse a un sotterfugio di un manicheismo specioso: rimaneva un farabutto, ma si acconsentiva a riconoscere che non lo era stato sempre, almeno nelle sue opere”. Torna il saggio di Vandromme che fece epoca
“Guerra e malattia sembrano essere la condizione in cui si muove l’umanità”. Céline letto da Vittorio Sgarbi. Un’intervista
“La libertà d’espressione non si lottizza. Trovo la letteratura antisemita noiosa, ripetitiva, spesso idiota, ma i famigerati pamphlet di Céline vanno pubblicati”. Una intervista ad Alain de Benoist
“Arrestate il collaborazionista Céline!”. Louis-Ferdinand nei documenti della Questura di Parigi, 1928-1945
“Che piaccia o no, l’uomo bianco è morto a Stalingrado”. Céline, il profeta “lucido senza luce”. Un ricordo di Pierre Duverger
Il Canone Scorsese. Somerset Maugham, Céline, Shelley, García Márquez e Calvino. In un frammento di “Al di là della vita”, la salvezza attraverso la letteratura
Lavatevi le mani! Céline all’epoca del Coronavirus. Ovvero: le intuizioni del Dottor Semmelweis e Kurt Vonnegut che difese il “simpatizzante nazi”
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