“Questo mondo non è per me”. Sull’ultimo romanzo di Bret Easton Ellis
“Caro Bret, sei semplicemente diventato vecchio, banale, ipocrita e noioso. Beviti una tisana, riprenditi. Intanto, il tuo libro l’ho buttato nel cestino”
“Di un libro non conta la qualità: deve essere politicamente corretto”. Dialogo con Giuseppe Culicchia, traduttore di Bret Easton Ellis (che urla: “Volevo essere sconvolto, ferito dall’arte”)
Da Ingmar Bergman a Osamu Dazai, da Bret Easton Ellis ad Antonio Tabucchi, Beppe Fenoglio e James Ellroy, 9 scrittori italiani confessano i loro debiti letterari (stuzzicati da Matteo Fais)
“Allora, disprezzatemi!”: tutti scrivono che l’ultimo libro di Bret Easton Ellis fa schifo. Per questo dobbiamo leggerlo
“A me interessa il Kurtz di Conrad, capace di vivere nel delirio di onnipotenza per poi dire, sul letto di morte, ‘l’orrore, l’orrore’”. Giuseppe Culicchia dialoga con Matteo Fais intorno al suo ultimo, tenebroso romanzo
“Con Dubus piangi, con Carver no. Dubus, alieno alle mode, resterà più a lungo di Carver”: Nicola Manuppelli racconta a Matteo Fais un grande autore americano
“Ho scritto questo romanzo perché ero stanco di mentire a me stesso”: dialogo con Emanuele Altissimo (e David Foster Wallace sul comodino)
“Sono un po’ malato e un po’ matto e un po’ co**ione”: in un tempo di libri inutili, finalmente uno scrittore anticonformista. Elogio di Paolo Bianchi
“Se fai lo scrittore ci deve essere sempre qualcuno che ti odia. Io, poi, sono spregevole”: intervista a Bret Easton Ellis (che torna a pubblicare dopo otto anni)