George Orwell & la neolingua della politica

George Orwell & la neolingua della politica

Politica culturale
Michele Nigro
Il diario è un oggetto pericoloso. Da Cesare Pavese a “1984”, da “Seven” ai social: l’epica del diarismo
L’enigma di Eileen, la moglie di Orwell. La donna “con la faccia da gatto” che ha cambiato la vita di George (e scrisse per prima “1984”)
Reportage dall’isola di Jura, dove George Orwell – bambino in spalla, motocicletta e Luger a portata di mano – scrisse “1984”, il libro del nostro presente
San Valentino: ecco come lo festeggiamo! Meglio Umberto Palazzo, il Mogol delle passioni disperatissime, o il portiere della notte di Enrico Ruggeri?
“In Argentina fu genocidio culturale”: a 35 anni dalla morte di Julio Cortázar, una intervista sui rapporti tra letteratura e politica
Fotografare Parigi mentre brucia, ovvero: i ‘Gilet gialli’, il guazzabuglio dadaista e le bistecche sanguinanti nella vasca del pensiero unico
Il Grande Fratello è la Rete: sul “1984” di Matthew Lenton (con il ‘peterpanismo’ imbarazzante degli adulti in appendice)
Breve storia dell’imene in letteratura: da Mario Puzo a Moravia e Oriana Fallaci (per fortuna c’è Orwell a insegnarci che la castità è immorale)
“Quando il primo androide è rimasto incinto di un umano…”: Ian McEwan racconta l’amore tra un uomo e un robot
Ecco perché “1984” – che compie 70 anni – è un brutto libro (nonostante le intenzioni dell’autore). Eppure, Orwell ha previsto il nostro tempo, in cui nessuno legge e la scrittura è ridotta a un florilegio di tweet
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