22 Luglio 2018

Sull’arenile le Milf sono ovunque. Più bone delle figlie, più dolci, non rompono le palle e mi inondano di selfie che non mi fanno dormire…

Queste milf sono ovunque, su YouPorn come sull’arenile. Fanno concorrenza alle più giovani, o meglio sarebbe dire alle figlie. In fondo, non c’è poi tanta differenza. Entrambe sono tatuate e indossano il perizoma. Certo le ragazzine sono più fresche, ma è pur vero che hanno sempre un sorrisetto idiota stampato sulla faccia che le rende sinceramente insopportabili. Le milf invece – che carine – sorridono con parsimonia, per non rendere troppo evidenti le rughe e le dolci zampette di gallina.

Sono in contatto con diverse di loro. Mi piacciono, non so perché. Sono più dolci e rompono meno i coglioni. Poi, quelle che conosco io, sono tutte più bone delle figlie ma, come queste ultime, si fanno i selfie. Me li inviano. Senonchè mi ritrovo in stato di perenne agitazione ormonale da non riuscire a dormire, peggio che se avessi bevuto caffè prima di andare a letto.

Secondo la logica del “mal comune mezzo gaudio”, comunque, mostro le foto a mio padre, un povero vedovo pensionato, che oramai gira un po’ ovunque nel disperato tentativo di incappare in qualcuna che se lo prenda in carico. Ultimamente, si è recato pure al Gay Pride e ha attaccato bottone con una ragazza. Questa, scambiandolo per un innocente vegliardo, gli ha detto: “Certo, per noi ragazze etero, qui non c’è granché”. “Signorina”, ha replicato lui prontamente, “questo solo perché le giovani come lei non vogliono prendere in considerazione i vecchi arrapati come me”. Per fortuna non c’ero, altrimenti mi sarei sotterrato. A ogni modo, apprezzo chi non si arrende e, a settantaquattro anni, continua a pensare alla fica, oltre a toccarsi i coglioni, quando in televisione compare Tito Boeri, al grido di “Col cazzo che ti inculi la mia pensione, tiè!”.

Ma, prima di imboccare la tangente, dicevo che gli mostro le foto che gentilmente le signore mi inviano. Lui, in modo molto sobrio e distaccato commenta: “Che pezzo di figa”, “Questa è bona anche subito”, “Minchia, quanto me la farei”. Dopodiché scherza e mi dice: “Ma, dopo che sono state con te, non è che una di queste vorrebbe fidanzarsi col sottoscritto?”. “Senti”, gli faccio io, “con la vecchiaia ti stai riducendo a un caso umano da far studiare a Freud. Altro che complesso di Edipo”.

Su una cosa, però, mio padre ha ragione: “il mondo è di queste cinquantenni ancora bone”. E, infatti, gli ho fatto presente che “Io non mi sottraggo alle sfide che il presente ci lancia. Proprio a tal proposito, ti volevo chiedere di tornare qualche giorno in città, perché devono venire a trovarmi un paio di amiche”. Dapprima ha borbottato, poi ha ridacchiato. Insomma, sembrava un isterico. “Ma non farmi troppo casino in casa, ci siamo intesi?”. “Cosa vuoi che ti dica, una trombata non ha mai buttato giù un muro perimetrale”. “Mi preoccupano, infatti, solo quelli interni, le pareti divisorie”. “Non temere, tanto, per recuperare, le porterò anche al mare”. Ha sghignazzato: “MILF a mare”. “Tranquillo, se annegheranno non è per via dell’acqua”. Mi ha guardato un po’ interdetto, poi si è dato una manata sulla fronte. “L’ho capita adesso!”. “Stai perdendo colpi. Altro che MILF, qui tra un po’ ti ci vorrà la badante”.

Matteo Fais

Gruppo MAGOG