Il titolo, «Pink Tank», è un gioco di parole: Think Tank – letteralmente: ‘serbatoio di pensiero’ – è un termine ideato negli Stati Uniti nel corso della Seconda guerra mondiale: il Dipartimento della Difesa mise infatti a punto delle unità speciali per studiare come stava andando la guerra.
‘Tank’, non a caso, è traducibile dall’inglese anche come ‘carro armato’.
E un carro armato – sfacciatamente rosa – è stampato in copertina nel libro firmato da Serena Marchi per Fandango: un libro-inchiesta sul Women Empowerment in Italia, paese che è agli ultimi posti in Europa in tema di rappresentanza politica delle donne.
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Per ‘vestire’ come si conviene questo corposo volume fitto di interviste a donne ‘di potere’ – da Paola Binetti a Laura Boldrini, passando per Emma Binino, Mara Carfagna e Luciana Castellina, tanto per citarne alcune – l’immagine scelta è molto sfiziosa: il carro armato rigorosamente ‘pink’ ha per cannone il simbolo dell’identità di genere femminile più comune, vale a dire il cerchio con la croce orientata verso il basso. Che, per l’occasione, è invece posizionata in maniera obliqua, pronta a puntare qualche bersaglio.
L’iconografica codificata viene manipolata a dovere e il simbolo del femminile si sovrappone fino a mixarsi con quello maschile, cioè il cerchio con una freccia orientata a nord-est.
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Il sottotitolo che fa da didascalia alla figura ha il piglio del manifesto: «Donne al potere. Potere alle donne».
Mentre il bianco della copertina valorizza i pochi elementi vincenti: il gioco grafico; il gioco di parole; Il sottotitolo-slogan.
Marte (il simbolo del ‘maschio’) e Venere (il simbolo della ‘femmina’) compongono così un emblema di ironica aggressività, che alla serietà dell’argomento trattato aggiunge un tratto smaccatamente pop.
Un altro esempio di copertina – l’ennesimo – con cui il marketing via social può andare a nozze: l’irriverenza di un meme, e il potenziale del femminile perfettamente stampabile su T-shirt.
Elena Paparelli