PAN!
La rivista delle riviste
Velleitaria, volatile, involuta, volitiva, inutile – perciò necessaria.
Immotivata, inaffidabile, rétro, reazionaria, romantica, ingenua & sentimentale, sanguigna & santissima, snob, boriosa, gratuita – perciò impagabile. Ha il nome di un dio lussurioso, fa il rumore di uno sparo.
PAN! PAN! PAN!
Pubblicata secondo il capriccio degli autori – Davide Brullo e Fabrizia Sabbatini – in allegato al “Panottico”, la newsletter settimanale di “Pangea”, “PAN” fa razzia delle grandi riviste del Novecento, quelle che hanno costruito la cultura del nostro tempo, secondo il fuoco della pietà e dello scandalo. Ogni numero di PAN propone un articolo desueto, colmo di autorevolezza meridiana, inattuale, inedito in Italia: i commenti dei grandi scrittori del secolo – da Thomas Mann a Ezra Pound, da Marcel Jouhandeau a Sherwood Anderson e William Carlos Williams, da Hugo von Hofmannsthal ad André Malraux e Dylan Thomas, da Elsa Triolet a Victoria Ocampo e Lady Gregory –, i reportage, le note di costume e le recensioni di libri dimenticati ma indimenticabili, le stroncature e le polemiche.
A volte, esalteremo gli sconosciuti, mirando, come sempre, all’assoluto dell’inattualità.
PAN è una rivista che reca il panico, ma nessuna nostalgia fiacca il suo dire. Questo è un mondo
culturalmente morituro e impoetico, volgiamo dunque le spalle all’oggi per dirigerci verso i maestri. Esiste gesto più presente di questo?
Per natura – la proposta di testi ignoti – e composizione – la rivista è ideata secondo i canoni delle più belle riviste del Novecento – ogni numero di PAN ha la pretesa di essere stampato e conservato. PAN nasce in formato digitale, ma predilige la carta. In un tempo di materiali culturali degradanti, degradabili, PAN pubblica testi inalterati, infiniti.
PAN, la rivista delle riviste, è il dio silvano – invisibile e solare, ferino e fertile, che conosce l’ingenuità del gioco e la violenza dell’assalto – che si aggira nella foresta della cultura.
Urliamo: il grande PAN è risorto!
*Per leggere PAN occorre iscriversi alla newsletter di “Pangea”, “Panottico”.
PAN è di Davide Brullo e Fabrizia Sabbatini.
Il progetto grafico è a cura di Andrea Cacioppo.
Il disegno in copertina è di Angelo Borgese.