06 Dicembre 2018

Il Sindaco-poeta che ha creato un museo per Camillo Sbarbaro: dialogo con Paolo Donadoni

La vita è sorprendente. Nel 2003 le Edizioni Ares, guidate da Cesare Cavalleri, mattatore della critica letteraria italiana, temutissimo matador di lirici dissennati e di scrittori del tardo impero, pubblicano una antologia che raduna Quattro poeti. Una “proposta… per far capire quanto si perde a non leggere poesia”, scrive Cavalleri, che assembla quattro giovanissimi introdotti da quattro ‘maestri’. Insieme ad Alessandro Rivali (introdotto da Roberto Mussapi), Riccardo Ielmini (presentato da Giuliano Ladolfi) e Matteo Veronesi (Alberto Bertoni a onorarlo), spiccavano, censiti da Luigi Surdich, i versi nitidi (“mi chiedo se franato il corpo resti un’anima/ a reggere il peso dell’eternità”) di Paolo Donadoni, classe 1975, ligure di Santa Margherita. Ora, mentre cerco di capire se qualcuno si è ricordato dei 130 dalla nascita di Camillo Sbarbaro, poeta straordinario – oltre che studioso “dei licheni, campo nel quale fu specialista di fama internazionale”, Mengaldo – nato anche lui a Santa Margherita, mi torna tra le mani Donadoni. Brizzolato, ostinatamente giovane – di quella giovinezza che è dei poeti – Paolo Donadoni è Sindaco di Santa Margherita Ligure dal 2014 e proprio intorno a un “Museo Multimediale Camillo Sbarbaro”, divulgato anche attraverso l’Art Bonus ministeriale, ha legato, anche, il suo mandato. Ora la sua città, martoriata dalla devastante mareggiata dell’ottobre scorso, è riuscita a fare un sostanzioso omaggio al poeta, la cui poesia, per avventata umanità, è destinata a essere riscoperta (i suoi versi, raccolti in libri leggendari come Trucioli, Resine, Pianissimo, Primizie, sono fragili e belli come fossili onirici, “Perché a me par, vivendo questa mia/ povera vita, un’altra rasentarne/ come nel sonno”). Provocazione letteraria: resta da onorare a dovere un altro grande scrittore di Santa Margherita, Vittorio Giovanni Rossi, nato 120 anni fa e morto 40 anni or sono, un tempo autore di punta Bompiani e Mondadori – di libri come Tropici, Oceano, Sabbia, Cobra, Teschio e tibie, Maestrale – ora laccato dall’oblio. Il Sindaco-poeta giura che si occuperà anche di lui. Intanto, mi sono fatto raccontare il progetto del museo Sbarbaro. (d.b.)

Donadoni
Paolo Donadoni, Sindaco di Santa Margherita Ligure, nel Museo multimediale dedicato a Camillo Sbarbaro

Sindaco, un museo dedicato a Camillo Sbarbaro, nobile cittadino di Santa Margherita. Come lo avete realizzato, attraverso quali reperti, in che modo?

Abbiamo sviluppato l’idea di un museo che unisca innovazione tecnologica a reperti documentali. Lo spazio è costituito da un unico locale, allestito con tre grandi monitor tuoch screen alle pareti più una scrivania al centro anch’essa touch screen. Ogni monitor è dedicato a un tema specifico: la vita di Sbarbaro, le sue opere, i licheni, i quadri degli amici su cui ha scritto. Inoltre c’è una vetrina con i suoi licheni e una con le prime edizioni dei suoi libri. Alle pareti fotografie di Galardi dell’ultimo Sbarbaro nella vita quotidiana. Un ambiente circoscritto ma molto ricco e suggestivo

…domanda cinica: mi pare che prima del museo sia stato necessario riassestare la città dopo i danni creati dal maltempo: è così?

Santa Margherita Ligure è stata colpita da una grande calamità, una mareggiata di proporzioni tali che non se ne ricorda una comparabile a memoria d’uomo. Però abbiamo reagito subito, senza fare vittimismo, rimboccandoci le maniche, facendo squadra tutti insieme. Una importante esperienza di collaborazione tra Istituzioni, e tra pubblico e privato. Dopo un mese la qualità della vita e dell’accoglienza turistica sono state ristabilite. I momenti di crisi sono anche occasioni in cui mettere in campo le energie migliori di una città. Così è stato per Santa Margherita Ligure in questa occasione. Certo restano i segni più rilevanti della calamità (il crollo della strada per Paraggi e Portofino, i danni al Depuratore, la diga del Porto spezzata in due), ma stiamo lavorando alacremente per risolvere anche queste questioni. La strada per Paraggi e Portofino per Pasqua 2019 sarà pronta, e già da questo Natale sarà disponibile una passerella per consentire il collegamento pedonale. Tempistiche sorprendenti rispetto alle consuetudini dei lavori pubblici in Italia.

 Domanda poetica: le piace Sbarbaro? Che ruolo ha a suo avviso nella lirica italiana?

Camillo Sbarbaro è sicuramente un caposaldo della poesia novecentesca italiana. Uno dei padri nobili di un cambiamento poetico che ha lasciato il segno nella nostra storia della nostra letteratura. La sua poetica ha saputo raccontare un vissuto silenzioso, marginale, ma drammaticamente intenso. Credo che meritasse uno spazio come quello che abbiamo realizzato con il supporto di un Comitato Scientifico di grande qualità (costituito da nomi come Contorbia, Surdich, Verdino, Coletti, Bacigalupo, Riolfo, Deidier, Pecora…).

Di Santa Margherita è anche un grande scrittore come Vittorio G. Rossi, oggi impudentemente ignorato dall’editoria patria: non pensa di onorare anche lui?

Il mio mandato di Sindaco scade a maggio 2019. Ma se dovessi proseguire l’impegno amministrativo, il prossimo obiettivo culturale sarebbe sicuramente dedicato alla valorizzazione di Vittorio G. Rossi, uno straordinario narratore d’avventure di vita vissuta che meriterebbe di venire riscoperto dalla grande editoria italiana. Abbiamo già provveduto lo scorso anno ha recuperare e ordinare una serie di carte che in precedenza erano raccolte in scatoloni.

Sindaco, ricordo di aver letto alcuni suoi versi in una antica antologia di qualche successo, “Quattro poeti” (Ares, 2003). Insomma, lei è un Sindaco-poeta. Come si concilia l’attività amministrativa con lo spirito lirico? 

La mia passione per la letteratura sicuramente ha orientato l’indirizzo culturale di questi anni di amministrazione. Abbiamo lavorato molto per tutelare e valorizzare il patrimonio artistico di Santa Margherita Ligure attraverso restauri di monumenti, fontane, sagrati. Abbiamo restaurato, ad esempio, la fontana di Colombo, la fontanella della Madonnina di Ghiaia, il basamento della statua di Garibaldi, il sagrato di Sant’Erasmo, e ora sta per partire uno storico restauro, del valore di 2 milioni di euro circa, che consentirà di aprire – per la prima volta da quando è un bene pubblico – il portale e il porticato della seicentesca Villa Durazzo. Inoltre mi sono dilettato regalando per l’inizio dell’anno scolastico ai bambini delle scuole di Santa Margherita Ligure un racconto-invito alla lettura. Una classe me lo ha restituito attraverso una piccola pubblicazione manuale pop-up autoprodotta. Ora, per Natale, un coro di bambini incideranno un cd che conterrà anche un mio testo trasformato in canzone dalla loro insegnante Perla Porcu. Tutte sorprese molto gradite e divertenti…

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