Siamo nel 1935, George Orwell è uno scrittore in cerca di fama, due anni prima ha scritto “Senza un soldo a Parigi e Londra”. “In primavera un incontro cambia la sua vita. A un party conosce Eileen Maud O’Shaughnessy, che studia un Master in psicopedagogia. Quella sera stessa Orwell le propone di sposarlo ed Eileen, dopo una breve riflessione, accetta, a condizione che il matrimonio non abbia luogo prima del 25 settembre, giorno in cui compirà trent’anni” (Guido Bulla). I due si sposano il 9 giugno del 1936, Orwell porta Eileen “in una casa priva di corrente elettrica, di acqua calda, di bagno interno”. Su Eileen, diventata la Signora Blair, che accompagnerà George in Spagna, alla guerra, e ribatterà per la sua breve vita – muore nel 1945 – i romanzi del marito, la donna “con la faccia da gatto”, diceva Orwell, è uscita una biografia, firmata da Sylvia Topp, “Eileen. The Making of Orwell”. Donna enigmatica, d’iridescente enigma, nel 1934 scrisse un poema, “End of the Century, 1984”, che costituisce il primo indizio, la prima ispirazione del grande romanzo di Orwell.
***
L’enigmatica prima moglie di George Orwell fu, a quanto pare, l’esatto opposto della seconda. Eileen O’Shaughnessy sposò uno scrittore sconosciuto, e lavorò fino alla morte per far esplodere la sua fama; Sophia Bronwell, al contrario, ha sposato uno scrittore morente per assicurarsi la sua fama. I nomi dicono tutto: Orwell è stato battezzato Eric Blair e Eileen si è sempre chiamata Eileen Blair; il figlio adottivo, Richard, faceva Blair di cognome. Sonia, che sposò Orwell sul letto di morte, conservò quello pseudonimo anche dopo essersi risposata.
*
Di Sonia sappiamo molto, nulla di Eileen. Poiché la corrispondenza tra lei e Orwell non è sopravvissuta, Eileen è diventata “una specie di buco nero nel cuore degli studi orwelliani” (DJ Taylor). Per gli amici di Orwell era inafferrabile, secondo gli amici di lei era vispa, disordinata, maliziosa. Sylvia Topp – che a Eileen ha dedicato il primo repertorio biografico – conclude che “aveva bisogno di attenzioni, a volte voleva impressionare gli altri con il suo intelletto”. Eileen è descritta come “simile a George Orwell, nel temperamento”. Erano entrambi stoici, combattivi, con un forte pulsione di morte.
*
Le lettere scoperte nel 2005, inviate da Eileen a un’amica del college, Norah Myles, confermano due cose: che Eileen avrebbe potuto essere una scrittrice di talento, e che era una donna pressoché inintelligibile. Nella prima delle lettere, inviata cinque mesi dopo il matrimonio, accaduto nel giugno del 1936, Eileen si scusa di non aver scritto prima, ma “io e Eric abbiamo litigato in modo così amaro e perpetuo che ho pensato di risparmiare tempo e scrivere una lettera una volta che l’omicidio o la separazione si fossero consumati…”. Fino a che punto stava scherzando?
*
In un’altra lettera, Eileen descrive la reazione della famiglia di Orwell al loro matrimonio. “Tutti adorano Eric ma pensano che sia impossibile vivere con lui – in effetti, il giorno del matrimonio sua mamma ha scosso la testa, dicendo che ero una ragazza avventata, che non sapevo a cosa andavo incontro. Sua sorella, Avril, mi ha detto che non avrei dovuto essere lì”.
*
Da un lato, la Topp sottolinea che Eileen “non era disposta a fare la parte della moglie sottomessa”, d’altronde Orwell non la voleva tale; dall’altro, scrive che Eileen preferì “abbandonare i propri desideri” per vivere pienamente la vita del marito, pronta a ogni sacrificio. Indipendentemente dal fatto che sia stata la creazione di George Orwell, come sostiene l’audace sottotitolo del libro, resta l’impressione che Orwell sia stato il punto di rottura della vita di Eileen.
*
Eileen O’Shaughnessy aveva 30 anni quando sposò Orwell nel 1936 e 39 quando morì. Capelli scuri, occhi azzurri, viso felino, pelle pallida, irlandese, era lettrice d’inglese a Oxford. Rinunciando alla carriera accademica, ha creato una agenzia di dattilografi, ha cominciato un corso avanzato di psicologia all’University College di Londra. Allora incontrò Orwell, a una festa.
*
Di due anni più vecchio di Eileen, Orwell aveva il viso solcato di rughe. Durante il corteggiamento, durato nove mesi, scrisse Fiorirà l’aspidistra e La strada di Wigan Pier. Eileen rinunciò a tutti i comfort per vivere con lui in un minuscolo cottage di trecento anni a Wallington, nell’Hertfordshire, privo di elettricità e acqua calda, con un bagno all’esterno, che si bloccava se usavi la carta igienica sbagliata. Avevano una capra da mungere e delle galline per le uova.
*
Eileen ricopiava i manoscritti di Orwell al buio. La cucina si era allagata, il cibo era ammuffito, il marito negava la tubercolosi, fino a precipitare nella malattia. Eileen si sfoga con Norah, “piangevo di continuo, sfinita, in parte perché Eric non voleva interrompere il suo lavoro, in parte perché si lamentava perché da quando si era sposato aveva avuto soltanto due giorni ‘di lavoro buono’ su sette”. Eppure, questi, dice la Topp, furono i mesi più felici del loro matrimonio.
*
Al termine della luna di miele, Orwell andò a combattere in Spagna. Eileen si unì a lui e inaugurò una relazione con il suo comandante, Georges Kopp. La coppia celebrò il primo anniversario in ospedale, dove Orwell era ricoverato dopo una ferita alla gola per arma da fuoco. Un’amica di Eileen, Lydia Jackson, affermò che lei “non era felice del matrimonio fin da subito”. Ma Lydia aveva una relazione con Orwell fin dal suo ritorno dalla Spagna. Che cosa significavano queste relazioni? La Topp scrive che “Orwell e Eileen sembrano aver concordato un matrimonio ‘aperto’”, ma ciò non spiega perché Orwell abbia voluto mantenere segreto il rapporto con Lydia.
*
Nel secondo anno di matrimonio, Orwell subì un’emorragia e andò a riprendersi in un sanatorio. Lì scrisse recensioni, pianificò Una boccata d’aria, mentre Eileen, chiaramente malata, mungeva la capra, dava da mangiare alle galline, gestiva un piccolo negozio di alimentari, ribatteva i manoscritti, andava a visitare il marito ogni due settimane, viaggiando per dieci ore. Accettò con riluttanza di adottare il bambino che Orwell desiderava ardentemente. Il figlio aveva un anno quando Eileen morì, mentre subiva un’isterectomia. Orwell stava lavorando a Parigi.
*
La biografia della Todd è stata elaborata con meticolosa efficienza. Un diluvio di dettagli guasta un po’ la lettura di un libro altrimenti commovente, che non risolve la domanda capitale: chi era davvero Eileen Blair? La sfinge ha mantenuto il suo segreto.
Frances Wilson
*Questo articolo è stato originariamente pubblicato su “New Statesman” come “The sacrifices of George Orwell’s first wife”