Rimini, ieri, ha perso il suo editore, Bruno Ghigi, un capitolo lungo 98 pagine, quanti i suoi anni, del libro più bello che una persona curiosa poteva scrivere, la storia della sua città. I piccioni del Palazzo hanno scritto che era “un piccolo editore” che “metteva in fila i sassolini della memoria” … mo sta bon vala …Bruno Ghigi è stato un GRANDE EDITORE DI STORIA e qualcuno dovrebbe mettersi in ginocchio sui sassolini con i venti volumi della “Storia della famiglia Malatesta” sul capo.
Con l’emozione di avere tra le mani un prodotto artigianale, pensato e realizzato da un uomo, sto sfogliando “Rimini bombardata” un volumetto di sole fotografie delle vie di Rimini distrutte dalle “carezze della libertà”, oppure le 330 pagine dello stradario di Pietro Rufa con i tratti biografici di ogni dedica toponomastica riminese e quel piccolo gioiello di “storia e pubblicità” che è l’anastatica della Guida di Rimini di Tonini, perché Ghigi si andava a cercare gli “sponsor” sulla strada del commercio, dove lavoro e voglia di fare si accompagnavano sempre al “dai burdel cus fa nota”.
I libri sulla storia del passaggio della Seconda guerra mondiale nelle nostre zone sono capolavori affettuosi e commoventi di un uomo che voleva raccontarti come aveva visto le cose, era la sua storia? … che importa, aveva qualcosa da dire, lo ha scritto e se lo è anche stampato.
Bruno Ghigi aveva nel suo catalogo un libro di Leigh Hunt sul Gran Tour che i romantici inglesi facevano in Italia, è in lingua inglese, ma Hunt scrisse anche un poema, nel 1816 dal titolo “Story of Rimini” … quindi il modo migliore di onorare Bruno Ghigi sarebbe quello di tradurre e stampare questo libro, invece di “agitare i sassolini nelle testoline”.
Silvano Tognacci