Una copertina verde chiaro, con una pallina da golf sospesa a mezz’aria, che crea la sua ombra su un prato uniforme. Sembra un mini globo bianco, lasciato solo a galleggiare in un cielo green dall’effetto calmante, proprio al centro della facciata del volume.
L’autore del saggio uscito a fine aprile per Einaudi Stile Libero è un accademico di sinistra e giornalista, firma di prestigiose testate americane e inglesi, William Davies. Il sottotitolo – in verde scuro – esplicita la suggestione del titolo originale “Nervous States”, calembour che gioca sul doppio significato di stati-organizzazioni politiche e stati d’animo: “Stati nervosi – come l’emotività ha conquistato il mondo”.
“Le democrazie – scrive Davis – sono in via di trasformazione in funzione del potere dei sentimenti in modi che non possono essere ignorati o rigettati. Separare razionalità da emozione non è più possibile. Questa è oggi la realtà. Non possiamo riorientare la storia né eluderla; questo tempo va vissuto con una capacità di giudizio e di cura inusuali. Invece di denigrare l’influenza dei sentimenti nella politica, oggi dovremmo migliorare la nostra capacità di ascolto delle emozioni e di apprendimento dal loro dipanarsi”.
La scelta dell’immagine del golf per un saggio sociologico che riflette sulla politica è qui del tutto evidente: per rappresentare la direzione di marcia che dovremmo perseguire, si mette in copertina un gioco che è un percorso ad ostacoli, dove per raggiungere l’obiettivo, quello di mettere la palla in buca, è necessaria una costante concentrazione, la capacità di visualizzare ogni colpo, il sapere equilibrare le proprie forze, e, soprattutto, il tenere sotto controllo quanto più possibile fattori esterni e interni.
In più, elemento caratterizzante la pratica golfistica è l’autodisciplina, non esistendo un arbitro che ha l’ultima parola in caso di controversie. Viceversa, la correttezza del singolo giocatore è parte integrante dello sport stesso.
Immaginazione, padronanza tecnica, tanta resistenza, e qualità etiche consegnate alla responsabilità individuale: se non è più possibile separare razionalità ed emozione, per capire il tempo presente, c’è insomma tutto da imparare dal gioco del golf.
Elena Paparelli