29 Giugno 2020

Il vero scandalo di “Via col vento” è tutto quel groviglio di sesso, matrimoni, figli… Comunque, io non sto con Rossella né con Melania: tifo per Bella Watling

Il vero scandalo non sta in chi si è accorto oggi che Mamie era nera e schiava, ma che Miss Rossella di figli non ne ha avuti uno, ma tre: così riporta il libro, così decise chi lo ha pensato e scritto, Margaret Mitchell, per i diritti pagata 50 mila dollari da David O. Selznick, produttore e padre-padrone del film Via col vento. Per portare sullo schermo questo drammone, Selznick coinvolge 5 registi (George Cukor, cacciato dopo 10 giorni; Victor Fleming, che abbandona il set, medita il suicidio, ma poi torna; Sam Wood; William C. Menzies, che gira l’incendio di Atlanta; e Selznick medesimo, che gira alcune sequenze). David Selznick assume e via via licenzia ben 10 sceneggiatori (tra cui il premio Pulitzer Sidney Howard, unico citato nei crediti, Francis Scott Fitzgerald, e Ben Hecht), i quali dell’interminabile libro tanto tagliano e tanto modificano.

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E allora, Rossella, di figli ne ha in verità tre, ma sullo schermo vedi solo Eugenia Vittoria, detta Diletta “come la nostra diletta bandiera”, la bimba che ha da Rhett Butler, sposato in terze nozze. Ricordi? Rossella si sposa la prima volta con Carlo Hamilton, per ripicca, pazza di rabbia e di gelosia nei confronti di Ashley Wilkes, suo grande amore, che ha osato preferirle Melania. Carlo è il fratello di Melania, e Rossella e Carlo si sposano il giorno prima di Ashley e Melania, dacché bisogna fare presto, bisogna sbrigarsi, è scoppiata la guerra tra Nord e Sud, e gli uomini li aspetta il fronte. Nozze di guerra, da consumare in fretta, nozze a cui Rossella e Carlo giungono vergini: lei la prima notte lo caccia via (“se vi avvicinate, griderò con tutta la voce! Andatevene! Non mi toccate!”) e Carlo passa la notte sulla poltrona. La seconda, funziona tutto a dovere, vanno via verginità e uno spermatozoo riesce pure a perforare e ad impollinare Rossella, che dopo due mesi è già vedova (Carlo muore in guerra ma non in battaglia, bensì per rosolia). Rossella mette al mondo un maschio, lo chiama Wade, e immediatamente lo assegna alle cure della schiava svampita Prissy.

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Passa la guerra, passa l’editto di emancipazione di Lincoln, il Sud fa la fame e gli uomini nella cerchia di Rossella aderiscono al Ku Klux Klan anche se non te lo fanno vedere, e per soldi Rossella ruba il fidanzato Franco Kennedy alla sorella Sùsele e se lo sposa: gli si concede di dovere la prima notte, poi raramente, comunque rimane incinta e partorisce “una bambina, un esserino calvo, brutto come uno scimmiotto pelato: nessuno, eccetto il padre completamente rimbecillito, riuscì a trovarla graziosa. Le fu dato nome Ella Lorena, Ella in ricordo della nonna Elena, Lorena perché era il nome di moda per le bambine”. Il vero scandalo non sta in tutti questi tagli, sta nella di sesso censura: nel libro Rossella e Ashley quasi sc*pano, e nel film no. Succede quando lei è ancora vedova del cognato di Ashley. Succede precisamente a Tara, nella scena della stalla, nel film vedi Ashley che si dispera perché non sa tagliare la legna, Rossella è ancora più disperata di lui, non sa come trovare i soldi per pagare le tasse, fatto sta che Ashley è sempre stato attratto di lei (vorrei ben vedere: con una suorina mielosa come Melania accanto, saresti tentato da chiunque ti mostrasse un po’ di interesse – e di pelle – e aggiungo pure che la frase detta non nel libro ma a inizio film, al ballo dei Wilkes, “Melania, tu sei tanto buona che sei stupida”, va scolpita a targa la più azzeccata per un simile prototipo di donna!) che allora, ti dicevo, in questa scena, ma solo nel libro, Ashley perde la testa e a pagina 543 delle 1055 dell’edizione in mio possesso, finalmente gli si ‘smuove’ qualcosa: bacia Rossella, con la lingua, ha una erezione, ma all’ultimo momento ci ripensa (“No! Altrimenti non rispondo più di me!”) e se la prende con lei, la strattona forte, fino a semi svestirla. Che poi, ’sto fr*gnone di Ashley, io col tempo l’ho pure rivalutato: ogni donna freme per l’avventuriero Rhett Butler, e però Ashley è un uomo di fine cultura libraria, ma non di vita: è un uomo del suo tempo, riflettente i tramonti di un’era. Un uomo a cui tolgono tutto del mondo in cui è cresciuto, in cui ha fede e si riconosce. Lui non possiede un altro modo di vivere, e per indole è incapace di capire e di adattarsi al nuovo. Leslie Howard, l’attore che interpreta Ashley, il successo di Via col Vento non se l’è goduto tanto: nel 1943 l’aereo che lo riporta a Londra, è buttato giù dai tedeschi. Stessa sfortuna lambisce Clark Gable: lui accetta di girare Via col Vento poco convinto, spinto dai 400 mila dollari che la MGM gli dà subito, somma che la sua seconda moglie pretende per il divorzio e così fargli sposare Carole Lombard la quale, nel 1942, muore in un incidente aereo lasciandolo vedovo dopo soli 4 anni di matrimonio.

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Ti devo confessare una cosa: io in Via col Vento non ho mai tifato né per Rossella – troppo volubile – né per Melania – troppo svenevole. Io ho sempre tifato Bella Watling e non ho dubbi: in tempo di guerra – ma pure di pace – meglio essere e fare la m*gnotta, in qualche modo te la cavi, e Bella è una escort di lusso che nel libro e nel film te lo dimostra: lavoro non manca, soldi li fai, clientela selezionata, c’hai una bella casa, c’hai pure la carrozza con cavallo pasciuto e cocchiere, e Bella mantiene un figlio segreto lontano da ogni orrore. Nel libro si mette in affari con Rhett e diventa tenutaria di un bordello a 5 stelle. L’unica pecca è che gli altri, cioè le altre donne, ti sparlano e ti malignano. Sai che dolore!

P.S. Sul serio Olivia de Havilland è ancora viva? O si sono dimenticati di aggiornare Wikipedia?

Barbara Costa

Gruppo MAGOG