La confraternita dei furbi. Sulla “Lettura”, messaggi promozionali spacciati per recensioni
Esegesi di Francesco Piccolo, uno scrittore da lasciar perdere (che fa il risotto con lo stesso impegno di Einstein…)
Ma che palle questi “diari della quarantena” pubblicati sul “Corriere”… Mauro Covacich ci spiega che siamo colpevoli “per il semplice fatto di esistere”: una folgorante novità!
Caro Antonio Scurati, non venirci a insegnare il “sentimento tragico dell’esistenza” con il tuo tono sprezzante, grottesca parodia dell’intellettuale radical chic. Contro la retorica millenarista da “fine del mondo”
29 febbraio, muore Roberto Rebora, “il più puro dei poeti”. Scrisse Carlo Bo: “fu legato all’idea di verità che ha servito pagandone fino in fondo il peso e la fatica”. Ricordarlo è un privilegio
Sandro Veronesi se la piglia (preventivamente) con il libro di Roberto Burioni, “Virus”: ma se ci ha ammorbato con 47 articoli sul “Corriere della sera”! (Senza parlare del variopinto conflitto d’interessi editoriali…)
Sono nella classifica dei libri più belli del 2019 stilata dal “Corriere della Sera” (nelle zone infime, tra gli ultimi, tranquilli). Peccato. Era meglio non esserci
“Non amo comandare, non mi prendo sul serio, disprezzo i narcisisti, adoro Gaber, la politica mi sta sui cogl@@@@ e resto sempre un disgraziato di provincia”: Vittorio Feltri si confessa a Matteo Fais
Mussolini, la vendetta: Antonio Scurati continua a inanellare strafalcioni storici. Nel secondo volume del suo ciclo di romanzi sul fascismo ci attendiamo almeno l’indicazione precisa delle fonti
Pietro Pensa, il Sindaco che mette in vendita il suo Comune come Totò e Peppino la Fontana di Trevi. Ovvero: metodi spudorati per farsi pubblicità
“Chi di noi alla domanda se avesse preferito vivere nella Pietroburgo di Stalin o nella Roma di Mussolini, sceglierebbe la prima?”. Dialogo con Giampiero Mughini intorno a Interlandi, il giornalista imperdonabile
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