Quella volta che sono andato a portare fiori sulla tomba di Brodskij e, come voleva il poeta, mi sono messo a miagolare
“Nulla dovrebbe essere – nulla è – intraducibile”. Come si traduce la poesia russa? Intervista a tre voci: Maurizia Calusio, Alessandro Niero, Serena Vitale
“Com’è lungo e difficile morire da solo, da sola. Possibile che proprio a noi, inseparabili, tocchi questo destino?”. L’ultima lettera di Nadja a Osip Mandel’štam
“Stringo negli artigli la ghianda del tuo cuore”. In onore di Derek Walcott
“Ti promettiamo, mia cara, che un giorno, un giorno, sarai tutta rifatta, più bella e le tue lacrime non avranno più motivo di inondare calli e chiese perché sarai amata per come sei, così sfuggente, tutta acqua”: elegia sopra il corpo ferito di Venezia
“Siamo tutti per poco ospiti della vita, vivere è solo un’abitudine”: Anna Achmatova è più che un poeta, è un mito
In onore di Antonin Artaud, il poeta che ha rubato l’ombra alle parole
Il problema non sono i dieci milioni di poeti della domenica, ma quella decina di arrivisti e di arrapati, di famelici della fama, di portaborse, che pensano di essere poeti e fanno carriera
“Io posso sopportare tutto”: in memoria di Anna Achmatova nel giorno della sua morte
Urca, De André è diventato santo! Potete lordare tutti, anche il Papa, ma non toccate ‘Faber’! Lista di improperi con cui cercano di martirizzarmi. Eppure, cari miei detrattori, il giornalismo esiste per sfigurare i miti
“Le uniche cose che poesia e politica hanno in comune sono le lettere P e O”: Iosif Brodskij ottiene il Nobel, Seamus Heaney fa gli applausi
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