Non è che proprio tutte mi detestino. Certo qualcuna mi trova repellente a prescindere, ma si tratta appena dell’ottanta percento del genere femminile. Il restante venti percento arriva perfino a vedere qualcosa di positivo nel sottoscritto, almeno per un periodo di tempo limitato. Solitamente, tutto va a ramengo quando si giunge alla fatidica domanda: “Scusa, ma tu per chi voti?”. Infatti, se possibile, cerco di sorvolare.
Finché si parla del più e del meno, che nel mio caso significa limitarsi ai romanzi e alle raccolte poetiche lette, tutto ok. Anzi, ho visto pure occhioni emozionati. Secondo me, sotto sotto qualcuna ha pensato “che uomo sensibile”. Poi, però, inesorabilmente, si va a parare lì. Evitare la politica è impossibile. Il fatto è che, se io mi limitassi a esprimere determinate idee, non la prenderebbero neanche tanto male: un po’ ingenuamente mi scambierebbero per un compagno. Ma, chiaramente, io non so contenermi. Sicché giunge sempre quel momento in cui lei mi guarda con gli occhi sgranati e io sento che il suo livello di ansia sale, in modo direttamente proporzionale all’avanzare della secchezza vaginale che presto la renderà impenetrabile. È allora che mi rivolge la terribile domanda: “Ma non sarai mica di destra, insomma salviniano?”. Qualcosa non le torna, è evidente. Non può essere, dal suo punto di vista, che lo stesso uomo che le ha citato tutti quei poeti e che ha letto tanti romanzi… Io, comunque, cerco sempre di tranquillizzarla: “No, macché Salvini e Salvini!”. Lei a quel punto tira un sospiro di sollievo e riprende fiato. “No, Salvini no, per me lui è un moderato di centrosinistra. Troppo blando! Io sogno la riconquista di Fiume e l’invasione della Polonia, mentre Wagner viene diffuso a un volume tale da gettare la popolazione nel terrore”.
Diventano di ghiaccio. Mi guardano come Padre Merrin fissa il demonio in L’Esorcista. Se, per un fortuito caso, sono finite a letto con me prima di apprendere della mia ideologia, iniziano a lavarsi peggio di una donna violentata che avesse sviluppato una tendenza ossessivo compulsiva per l’igiene. Naturalmente, a nulla valgono i miei distinguo, l’aver sostenuto di essere molto peggio del leader della Lega: per loro ogni uomo di destra è un fascista salviniano. E io che vorrei essere preso per uno realmente pericoloso!
La vostra obiezione, cari lettori, nascerà spontanea: “Scusa, ma perché non vai con una donna di destra?”. Ve lo dico io perché: le donne di destra non esistono, come sostiene giustamente Houellebecq, e se esistono scopano solo con i paracadutisti – all’occorrenza, aggiungerei io, con Berlusconi. Purtroppo, io non ho né il fisico di un paracadutista – e neppure voglio salire su un aereo, perché ho paura – e meno che mai possiedo i soldi di Silvio – ma, anche se li avessi, col cazzo che darei più di venti euro a una donna.
Purtroppo è così amici miei, tutte le donne sono di sinistra, se non puoi spendere e ti devi accontentare di quel che passa il convento. Le peggiori, poi, ci credono veramente e leggono giornali come “La Repubblica” e “Il Manifesto”, per non parlare del fatto che potrebbero trasmettervi delle malattie veneree – ma questo è in fondo il meno. Ergo, date retta a me: il portafoglio ben saldo a destra, ma l’uccello meglio rivolgerlo sul lato sinistro.
Matteo Fais