20 Luglio 2019

Ava Gardner se l’era sposato perché ce l’aveva lungo così, lui volava a Montecarlo per provarci con Grace Kelly e non sopportava Mia Farrow stordita di canne. Biografia smutandata di Frank Sinatra (narrata dal maggiordomo)

Ava Gardner diceva che Frank Sinatra pesava 60 chili e 10 solo di caz*o, per questo l’aveva sposato, ma che ce l’aveva così grosso che sotto lo smoking doveva indossare delle mutande speciali che ne celassero il vigore, ce lo svela un’altra persona che ha vissuto con ‘The Voice’ 15 anni, e più volte lo ha visto nudo uscire dalla doccia, gli ha messo lo spray colorante sulla testa a mascherare le calvizie, gli ha “spazzolato i parrucchini, fatti a mano da Max Factor”. Questa persona è George Jacobs, maggiordomo-autista di Frank Sinatra, autore di Mr. S, best-seller ghiottissimo di curiosità e maldicenze sul suo ex datore di lavoro.

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Un po’ per vendetta, molto per soldi, a Hollywood funziona(va) così: se sei stato un ex domestico vip, e da tale esperienza vuoi ricavarci il massimo, chiama William Stadiem, specialista in memorie di servitù delle star: raccontagli tutto, e lui ti scrive un libro un po’ vero e un po’ no, dato che è innegabile che tu a contatto con la fama ci sei stato, ne hai rifatto i letti, sbirciato dove dovevi e dove no. Tu sai, hai visto e sentito. Ad esempio, sai che Sinatra non si alza mai prima delle 2 del pomeriggio, non usa profumi, ma solo una goccia di colonia ‘Jungle Gardenia’ di Coty, e che prima di uscire si incipria sempre il viso per mitigare i segni che il forcipe gli ha lasciato alla nascita. Sai che se a casa Sinatra vengono a cena Dean Martin e sua moglie, è cortesia far trovare alla signora un po’ della sua letteratura preferita, ovvero le riviste porno; invece, se a cena viene Greta Garbo, ricordati che lei è vegana, e allora esci, e per trovare i cibi giusti, dannati per tutta Los Angeles! E sai pure che Sinatra viaggia leggero, quindi ingegnati a far entrare un casino di roba “in una valigia, una borsa, e una ventiquattrore”, e preparati a partire con lui, in tournée fuori e dentro gli Stati Uniti, e stai tranquillo che tu, come Sammy Davis Jr., alloggi nello stesso albergo di Sinatra, anche se sono gli anni ’50, andate nel Sud segregazionista, e sei nero. Se poi i padroni degli hotel avessero qualcosa da ridire, ci pensano i gorilla di Sinatra a zittirli!

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Il maggiordomo di Sinatra sa che non deve mai servirgli sushi, nessuna verdura tranne melanzane alla parmigiana, e carne mai poco cotta e gli spaghetti, ovvio, che siano al dente, e conditi con lo ‘scarpariello alla New Jersey’, che ti insegna mamma Sinatra. In dispensa, che non manchi mai la zuppa Campbell’s, quella coi fagioli, che Sinatra ama mangiare da solo, davanti alla tv. Come suo maggiordomo, scopri che Sinatra vive nel lusso ma spesso quello che di lusso indossa, guida, fa uso, non lo paga, perché chi glielo regala fa soldi con la pubblicità che Sinatra apertamente gli fa. E sai che Sinatra ha una biblioteca piena di libri rilegati e intonsi, infatti è un po’ ignorantello: una volta hai sentito John Kennedy confidargli che preferiva “il pasto nudo” – ai tempi si usava il libro di Burroughs a indicare il cunnilingus su vagine depilate – per poi spiegare a un attonito Sinatra la metafora (!).

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Se sei il maggiordomo di Sinatra, scorrazzi avanti indietro vip e mafiosi e put*ane poppute, e quest’ultime sono pazze di Sinatra, lui è il re dei baci e dei preliminari, paga bene, e nella busta coi soldi ci mette pure un biglietto di ringraziamento. E ti capita di scorrazzare avanti indietro attrici famose come Natalie Wood e Lana Turner, che ti dicono che Sinatra conquista come nessuno perché come nessuno sa dare ciò che a quante pare le donne di tutti i tempi tranne la sottoscritta vogliono: essere ascoltate e comprese nei loro problemi! Da maggiordomo fidato, sai pure di quelle donne che anche se le ascolti non te la danno, e tra coloro che hanno mandato in bianco Frank Sinatra spiccano Olivia de Havilland, Gina Lollobrigida e Grace Kelly (ma mi sa che con Grace qualcosa c’è stato, quando era già sposata con Ranieri: non si spiegherebbero altrimenti tutte quelle ‘puntate’ di Sinatra a Monaco). Anche Sophia Loren in Ponti ha ceduto a Sinatra: tra loro ci sarebbe stato un flirt sul set de Orgoglio e Passione.

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George Jacobs lavora per Sinatra dal 1953 al 1968, e tra le sue ultime mansioni c’è quella di fare da ‘baby-sitter’ alla nuova, terza signora Sinatra, la 21enne Mia Farrow. “Finocchio con la passera” secondo Ava Gardner, la giovane Mia è una hippie che non sa fare la padrona di casa ma sa eccitare Sinatra girando di stanza in stanza mezza nuda, per poi sfinirlo in camera da letto. Che siano mogli, amanti, squillo, Sinatra con le donne ci fa sesso ma non ci dorme, per una questione di igiene, capitale ragione per cui fa la doccia 4 volte al giorno, non partecipa a orge, e ha lasciato Marilyn Monroe. Per Jacobs, Mia Farrow è “una svanita, la cui unica passione è il suo gatto sordo”. Sinatra gli ordina di tenerla d’occhio, e Jacobs la accompagna ovunque: ci fa amicizia, e insieme si fanno le canne e si calano gli acidi. La droga, il rock, la filosofia sessantottina è ciò che più Sinatra non sopporta, tanto che inizia a votare repubblicano. Un dannato giorno di fine estate, Jacobs arriva a casa Sinatra, e le sue chiavi non aprono più. Suona, nessuno gli risponde. Finché qualcuno gli getta una lettera tra le grate del cancello: in stile mafioso, al signor Jacobs è intimato di non “comparire più davanti a questa porta finché vivi”, di non contattare più Sinatra, e per nessun motivo. Ma che diavolo aveva combinato? Alcune foto di lui e Mia Farrow ‘fumati’, erano giunte a Sinatra. George Jacobs capisce al volo, sparisce, e va a servire a casa di Steve McQueen.

Barbara Costa

Gruppo MAGOG