25 Febbraio 2021

Sia lode ad Aldo Busi (e, vi imploro, traducete Benito Pérez Galdós)

Dopo ogni lettura di El especialista de Barcelona, e sono a tre in nove anni della prima edizione, quella coi refusi che mi sono corretto a mano, controllo online se si sono decisi a tradurre le due opere di Galdόs – con quella ό che manca alla tastiera e dunque alla psiche italiana poiché dove non c’è linguaggio non c’è pensiero possibile – citate da Busi nella pagina di congedo dal romanzo: non ancora; altri tre anni, quanti ne sono passati dalla mia ultima lettura, sono andati senza seguire il consiglio, né questo né nessun altro tra quelli non richiesti e perciò dati per dispetto e sparsi in un’opera di cui è difficile dire qualsiasi cosa tranne che è scritta in un italiano che sarebbe bello conoscere così a fondo, e se tanto non basta per poter distinguere cosa è letteratura, un tesoro pubblico, da cosa non lo è allora non lo so.

Faccio prima a imparare io lo spagnolo? Perché poi restar lì ad aspettare sia qualcun altro a far accadere quello che vorresti tu che accadesse equivale ad ammettere di non aver letto ancora nemmeno una volta e El especialista de Barcelona e i libri di Aldo Busi in particolare e i capolavori della letteratura in generale. Per dirne una: fare una vita da romanzo è una bazzecola rispetto all’estrarre un romanzo da una vita quale che sia stando bene attenti a non scriverne uno sulla Vita: sai che pacchianata.

Antonio Coda

Gruppo MAGOG